Un hacker vigilante ha messo fuori uso la rete Internet della Corea del Nord. Ora si sta togliendo la maschera
Come “P4x”, Alejandro Caceres da solo ha sconvolto Internet di un intero paese. Poi ha cercato di mostrare all’esercito americano come può – e dovrebbe – adottare i suoi metodi.
https://www.wired.com/story/p4x-north-korea-internet-hacker-identity-reveal/
Capisco l’argomentazione, ma il contesto è troppo differente e diventa pericoloso pensarla così. Allora vale tutto, finché ognuno pensa che dall’altra parte ci sia un nemico.
Non è una difesa al governo della DPKR, la mia, ma per quanto si possa criticare il governo di uno stato non mi sembra ragionevole condonare condotte criminali a tappeto da parte di un civile di un paese estero.
Già sarebbe diverso se fosse un cittadino locale o se fosse stata un’azione mirata a singoli individui. Ma l’intera rete internet governativa? Siamo seri?
Andrebbe bene distruggere la rete idrica degli Emirati Arabi perché sono una monarchia (anche molto più spietata del DPKR di sicuro)? O far saltare le telecomunicazioni in tutta la Russia perché Putin è stato eletto con una farsa (ed è un leader terribile)?
Non scherziamo dai.
@Kir no, non scherziamo affatto. La NK è uno stato canaglia che sferra cyberattacchi a istituzioni e aziende di tutti i paesi occidentali
> Andrebbe bene distruggere la rete idrica degli Emirati Arabi perché sono…?
Perché no? 😅
> (anche molto più spietata del DPKR di sicuro)
Non è più spietata della NK
> O far saltare le telecomunicazioni in tutta la Russia perché Putin…
Sì, ma solo se sei pronto a pagarne le conseguenze…
Agree to disagree.
Stai praticamente dicendo che chiunque dovrebbe sentirsi autorizzato a fare qualsiasi danno ad altri popoli sulla base del giudizio personale sul governo di quel popolo.
A me sembra estremamente arrogante
@Kir distinguere il governo dal popolo è un approccio sostanzialmente corretto, ma nel caso della Corea del Nord siamo in presenza di un governo che sfrutta tutti i cittadini per l’autoperpetuazione, basa la propria strategia sul cyberattacco indiscriminato verso le nostre istituzioni, i nostri ospedali, le nostre aziende e i nostri conti correnti.
L’attivismo hacker contro la Corea del Nord è, oltre che comprensibile, arrogantemente virtuoso e intrinsecamente etico
Questa è un’opinione, francamente molto discutibile, ed è appunto il problema che evidenziavo.
È lo stesso principio che usa Israele per giustificare quello che sta facendo sul popolo palestinese.
@Kir no, scusami ma non c’entra nulla. Non c’entra con la questione di Gaza (il problema della reazione israeliana è che è sproporzionata, distruttiva, cruenta e indiscriminata), né c’entra nulla con l’iniziativa del privato cittadino, che se non sbaglio, costituiva il fulcro della tua obiezione iniziale.
Non ho detto che la situazione è la stessa, ci mancherebbe, ho detto che il principio legittimante sottostante è lo stesso.
Se diciamo che quando riteniamo che un governo di un altro stato sia inadatto, siamo legittimati a compiere atti di violenza diretta o indiretta contro il suo popolo, poi questo è quello che succede. A me sembra gravissimo e arrogante. La classica “esportazione della democrazia” all’americana che è un neocolonialismo schifoso ed ipocrita (non mi è sfuggito il tuo termine “stato canaglia”, che richiama bene il fondamento ideologico sottostante).
Poi ho capito che per te non è così, ma pace.
@Kir
> governo di un altro stato sia inadatto
Non inadatto, ma esistenzialmente pericoloso (oltre ad altre simpatiche conseguenze)
> A me sembra gravissimo e arrogante.
Ritorsioni e rappresaglie sono azioni lecite e contemplate dal diritto internazionale
> La classica “esportazione della democrazia”
che non c’entra una fava con ciò che stiamo discutendo
> è un neocolonialismo schifoso
Mmm… ma proprio no!
> stato canaglia
La NK è l’unico stato che interpreti alla perfezione il ruolo